lunedì 16 marzo 2009

Born to run

Così cantava "The Boss":

ti amerò con tutta la follia della mia anima
un giorno, ragazza, non so quando, arriveremo in quel posto
dove veramente vogliamo andare
e cammineremo nel sole
ma fino ad allora, i vagabondi come noi
tesoro, sono nati per correre.

Oggi riprendo a correre dopo averlo desiderato per settimane e appena parto, un grande senso di libertà mi percorre dalla testa ai piedi. Negli occhi la luce del tramonto, il golfo di Camogli, il mare: l'unico posto abbastanza grande per contenere tutti i pensieri che ho in testa ed in quel luogo sembrano trovare pace...
Correre, sentirsi in corsa perché se ti fermi sei perduto, la corsa come metafora della vita: le persone che supero sono i miei ricordi, quelli che mi corrono davanti, i miei sogni.
La musica nelle orecchie che cambia ritmo ed io con lei perché la vita non ha sempre lo stesso andamento, perché a volte corri e a volte cammini. Il cuore fatica di più se cambi ritmo ma questo ti impone la vita stessa con le sue salite e le sue discese.
Finché hai cuore per amare, corri!
Quando rinuncerai a correre per non affaticarti, quando rinuncerai ad amare per paura di soffrire, sarai un morto che respira.
E spesso nella vita mi sento quel vagabondo, nato per correre.

lunedì 2 marzo 2009

The last Englaro

Deprechiamo il fanatismo religioso, l'integralismo e poi lo pratichiamo: le associazioni cattoliche, e i cardinali in difesa per la vita, scendono nell'arena ma 'sta volta i cristiani non sono le vittime, sono le belve, i gladiatori. Ipocriti armati di buoni principi sulla vita, si fanno scudo con il 5° comandamento. 'Sta volta le vittime sono 13 "assassini" (Beppino Englaro davanti a tutti) che hanno "ucciso" Eluana.
Gli stessi che accusano Englaro di aver strumentalizzato la morte della figlia come mezzo di propaganda per l'eutanasia, loro stessi non hanno rispetto per chi vive veramente una vita cosciente e percepisce il dolore e reagisce ed è in grado di manifestare sentimenti. Loro che difendono la vita dei "morti", non hanno pietà per un uomo distrutto dalle vicende tristi della propria, sventurata vita.
Loro fanno tutto ciò per propaganda, per essere "illuminati" dalle luci della ribalta giornalistica.
La dignità cattolica sembra essere affidata ad un solo uomo, in grado di rappresentarla degnamente: don Antonio Mazzi un uomo illuminato e saggio che dispensa pietà, tanta pietà, anche quella che manca al Cardinale Javier Lozano Barragan.