lunedì 2 marzo 2009

The last Englaro

Deprechiamo il fanatismo religioso, l'integralismo e poi lo pratichiamo: le associazioni cattoliche, e i cardinali in difesa per la vita, scendono nell'arena ma 'sta volta i cristiani non sono le vittime, sono le belve, i gladiatori. Ipocriti armati di buoni principi sulla vita, si fanno scudo con il 5° comandamento. 'Sta volta le vittime sono 13 "assassini" (Beppino Englaro davanti a tutti) che hanno "ucciso" Eluana.
Gli stessi che accusano Englaro di aver strumentalizzato la morte della figlia come mezzo di propaganda per l'eutanasia, loro stessi non hanno rispetto per chi vive veramente una vita cosciente e percepisce il dolore e reagisce ed è in grado di manifestare sentimenti. Loro che difendono la vita dei "morti", non hanno pietà per un uomo distrutto dalle vicende tristi della propria, sventurata vita.
Loro fanno tutto ciò per propaganda, per essere "illuminati" dalle luci della ribalta giornalistica.
La dignità cattolica sembra essere affidata ad un solo uomo, in grado di rappresentarla degnamente: don Antonio Mazzi un uomo illuminato e saggio che dispensa pietà, tanta pietà, anche quella che manca al Cardinale Javier Lozano Barragan.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusami tanto Raffaele, ma sono ormai diverse volte che mi mandi la notifica di nuove aggiunte sul tuo blog, e mi fa impressione la rabbia con cui esprimi certe idee.
Io sono in una posizione un po’ imbarazzante, perché muovo da considerazioni diametralmente opposte dalle tue, e non so se sia giusto né scrivere né non scrivere le mie risposte, in quanto scrivere significa rischiare di incrementare e accentuare l’astio nei confronti della Chiesa, facilissimo bersaglio, forse il più “mirato” dell’ultimo secolo. E io ne soffro in prima persona.
A non scrivere invece mi sento una vigliacca, perché Gesù stesso ci avvertì che parlare a cuore aperto spessissimo significa farsi attaccare dalle altre persone, e noi Cristiani Veri siamo come “pecore in mezzo ai lupi”.
Ma è previsto che sia così, e se vogliamo essere degni del nome di Cristiani dobbiamo anche saper porgere l’altra guancia agli attacchi anche feroci di chi ci disprezza.

Quando mi trovo in imbarazzo in questo modo, per farmi coraggio cerco una valida motivazione al mio parlare, e spesso la trovo.
Validi motivi per parlare:
1) Mi sento interpellata da te direttamente, visto che richiedi opinioni anche a me;
2) Spero fortemente che le mie parole, se proprio non riusciranno a convincere qualcuno, almeno aprano la mente di qualcuno alla possibilità che esistano pareri sincerissimi e di cuore anche molto diversi da quelli più comuni e diffusi.

Con questa premessa, ora dico la mia.

1) Solo DIO toglie o dà la vita. E se la tecnologia moderna, che fa parte del Progresso dell’Umanità, è arrivata alla creazione di un metodo che riesca a tenere un essere umano in Vita, anche se non cosciente, quell’essere umano HA dignità, NON è vero che gliela si sta togliendo, perché se Dio avesse pensato che quella donna non aveva dignità, l’avrebbe portata via con Sé da un sacco di tempo!!!

E’ difficile, ma se ci convinciamo che la Vita ha COMUNQUE un valore, anche se oscuro, anche se incomprensibile per noi piccoli esseri umani, e UMILMENTE accettiamo la nostra condizione di figli e cerchiamo di avere FEDE, automaticamente comprendiamo che non possiamo essere NOI a valutare quando la Vita debba finire, per quanto disperata o estrema sia la situazione.

Se poi non vogliamo proprio capire, allora non c’è davvero più speranza.

2) In moltissime altre circostanze capita che nonostante gli “accanimenti terapeutici” dei medici, il paziente muore lo stesso. Allora poteva capitare anche ad Eluana, ma non stava succedendo affatto… Quindi?

3) Nessun buon Cristiano si sognerebbe MAI di sminuire il dolore dei parenti di Eluana, ma a volte Dio ci mette di fronte a delle prove anche molto dure, per motivi Suoi, che non ci è dato di sapere in questa vita.

A volte poi si scopre che il Valore enorme di una situazione umana difficile stava nell’avere l’opportunità di avvicinarsi e riflettere insieme alle persone care, e magari riscoprire insieme un altro modo di affrontare le cose, attraverso la FEDE.

Qui purtroppo si è andati mooolto oltre uno scambio di opinioni pacifico e riflessivo, e quando ormai si arriva a certi punti (mass media, tribunale…) è ben difficile ridimensionarsi o tornare indietro.
E’ un dolore per tutti, ma è troppo facile prendersela con la Chiesa come Istituzione, dimenticandosi che anche la Chiesa, come tutte le altre Istituzioni, è composta solo di uomini, che come tali, soffrono, amano, vivono, hanno dubbi enormi e sicuramente anche sbagliano.
Ma essa cerca, spera, tenta, continua, a cercare Dio e la Sua volontà!
Moltissima gente non ci prova nemmeno!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

la tua amica, raffa, parla e si sente effettivamente con il cuore, dimenticando, ed in questo la mente sarebbe di grande aiuto, la straordinaria importanza della libertà. se il mondo cattolico non intuisce che alla base della fede, di ogni fede sta la libertà, di scelta e di azione, scivolerà davvero verso temibili sistemi in cui si impone a tutti, credenti e non, ciò che alcuni o i più, i numeri non interessano, ritengono sia essere il bene, confondendo appunto il bene con il giusto.
dovrebbero a mio avviso essere i cattolici adulti i più convinti sostenitori della laicità dello stato. la chiesa diventa facilissimo bersaglio quando spera e riesce a scrivere, secondo i propri sacrosanti principi, le leggi di uno stato, imponendo a tutti i cittadini le proprie leggi, buone e belle magari, ma sempre imposte.
mi ha piacevolmente influenzato a questo proposito uno splendido articolo di Nadia Urbinati uscito ieri su repubblica, se potete rintracciatelo.ciao.v.

Rafaz ha detto...

Rispondo alla prima anonima.
Voglio fare una serie di premesse:
innanzitutto voglio dirti che ho apprezzato molto il tuo commento.
Questo blog serve soprattutto a me, per discutere su temi che ritengo fondamentali fra cui la religione (non troverai mai discussioni calcistiche :) ).
I commenti come i tuoi sono esattamente ciò che desidero: credo ci si arricchisca nella diversità e nel confronto
più che nel "canto all'unisono".
Voglio anche scusarmi se i miei "inviti" alle discussioni non ti sono graditi. Mi dispiace non sapere chi sei.
Se ti arriva il mio invito, ci conosciamo senz'altro ma posso solo fare ipotesi su un numero ristretto di amiche.
Ci tengo a dirti che la mia educazione in fatto religioso, è decisamente cattolica per cultura e tradizione e che ho frequentato la parrocchia e sono stato praticante fino ad una quindicina di anni or sono; quindi capisco perfettamente il tuo disagio-imbarazzo e per questo apprezzo molto il tuo coraggio: diverse volte mi sono trovato a dover/voler difendere la Chiesa ma è sempre stato uno sforzo, per me sovrumano e dietro ho sempre avuto il vuoto (motivo per cui me ne allontanai).
Dici bene quando affermi che la Chiesa è un facile bersaglio. Tuttavia il mio "bersaglio" sono quei cristiani falsi e ipocriti
che sono i lupi e non le pecore. Non è mia intenzione essere feroce verso tutti i cristiani. La mia è una "lotta" nei confronti della sola ipocrisia; che venga da CERTI cristiani è un po' più grave ma questo non m'importa (nel senso che è più grave per loro, non per me).
Gesù diceva "date a Cesare quel che è di Cesare" e questo viene interpretato come: "seguite i miei insegnamenti ma rispettate anche le leggi del mondo" (e quindi laiche).
Comprendo che questo, per un cristiano vero sia un compito molto arduo, lo dico sinceramente, molto più facile sarebbe se le leggi del mondo fossero quelle del SUO Dio.
Il punto chiave però è proprio questo ed è brillantemente espresso nella risposta di V. al tuo commento.
Tu dici: "Se poi non vogliamo proprio capire, allora non c’è davvero più speranza" il fatto è che per "capire" quello che tu spieghi e senti molto chiaramente,
non serve la ragione, ci vuole la fede che è dono ancor più raro della ragione e chi non ha fede o ne ha un'altra, deve sentirsi libero nell'azione e nel pensiero, secondo un principio di uguaglianza universale dal quale non si può prescindere per motivi molto ovvi che entrambi conosciamo.
Vorrei fare un paragone:
Se ci fosse un "Vaticano" dei testimoni di Geova che si comportasse come questo Vaticano: che volesse una legge per rendere reato le trasfusioni di sangue...
Per concludere:
non trovo deprecabile il fatto che certa gente non provi a cercare la volontà di Dio.
Trovo violenti e demagogici CERTI toni di CERTI cardinali e di CERTI cattolici che si comportano come farisei.
Riconosco invece i toni cristianamente rappresentativi e la grande misericordia di uomini di Chiesa come don A. Mazzi che - per conto mio - danno della Chiesa la sua immagine migliore.
Da "non credente" provo molta pietà verso l'uomo Giuseppe Englaro e mi addolora vederlo "scannato" da tutti questi "lupi".

Anonimo ha detto...

Ciao sono la prima "anonima"...
In realtà un nome ce l'ho, mi chiamo Manuela, non riuscivo a infilare i miei dati...
Solo una notazione sul discorso della libertà, verissimo e giustissimo, ma forse dalla maggioranza male interpretato...
(anche dai Cattolici!).

La Libertà è un valore Cristiano, e la Chiesa lo difende, insieme al libero arbitrio,e alla Fede e alle Speranza che le persone si convertano al Regno di Gesù.
Ma la Chiesa che cos'é? Pensateci. E' come una grande MAMMA! e noi siamo i suoi bambini, e come tali Lei ci vuole un bene infinito (la Fede riguarda anche questo) e quando vede che i suoi bambini commettono un errore che non è soltanto questione di scelta personale, ma LI AUTODISTRUGGERA'... cosa fa? Ovviamente cerca con ogni mezzo di impedire l'errore!!!
Pensateci: avete figli? E se un gioro vostro figlio decidesse in nome del suo libero arbitrio di fare una cosa non solo sbagliatissima per gli altri, am che potrebbe dannargli l'anima... ma voi non glielo impedite? E se non capisce fa niente, intanto glielo impedite, poi semmai con calme glielo spiegherete meglio, sperando che capisca.
Cosa deve fare un genitore di fronte a un pericolo del genere?
Pensateci, ve ne prego.

Quanto al discorso dei Cristiani ipocriti... tristemente verissimo, purtroppo ci sono, ma ricordate che ci sono ache quelli veri!!!

Anonimo ha detto...

Ah, e aggiungo:
Non mi sono affatto sgraditi i tuoi inviti...
Semplicemente titubavo a esprimermi...
;-)
Manu

ale ha detto...

Ciao Manuela, ciao Rafaz.
Leggo il vostro dibattito e mi viene da intervenire.
Per educazione e cultura, la mia storia è simile a quella di Rafaz. Ora mi definisco non credente, ma ho parenti e amici credenti, e credenti in modo profondo. Spesso con studenti e altri amici mi trovo a dire, per amore di questi parenti e amici, che la Chiesa non è tutta come si legge sui giornali. E ascolto le lamentele di queste persone a me care che dicono: “Grazie alla Chiesa di oggi, dobbiamo continuamente giustificarci per il fatto di credere” (poveretti).
Credo quindi di non essere particolarmente anticattolica.
Capisco benissimo che un credente sia convinto che solo Dio possa togliere la vita, ci mancherebbe altro. E’ che ciascun credente deve capire che c’è gente che non la pensa come lui, che esistono gli atei, santa pazienza. E che come io non cercherei mai di spiegare a lui come deve comportarsi in determinate questioni etiche, così anche lui non deve spiegarlo a me.
Quando siamo adulti dobbiamo compiere le nostre scelte responsabilmente (responsabilmente); nessuna mamma può fermarci, né la mamma con la maiuscola né quella con la minuscola. Quindi abbiamo una libertà in mano, una libertà terribile, per certi aspetti, ma irrinunciabile.
Quindi per me il punto era uno: si era sicuri che la scelta della ragazza sarebbe stata di non essere mantenuta in vita? Se sì, il problema non si doveva neanche porre.
Sarebbe anche la mia scelta.
Tra l'altro, non tutti i cattolici sono con la Chiesa.
ecco un link
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/06/vescovi-tedeschi-il-testamento-biologico.html
Ciao!!

Anonimo ha detto...

il dibattito ferve, per i più pigri ho reperito l'articolo a cui mi richiamavo, se interessasse...
buon proseguimento.v

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/03/02/il-dio-del-cuore-il-dio-del.html

Rafaz ha detto...

Grazie V. in effetti lo avevo rintracciato giorni fa ma per pigrizia non l'ho riportato :). Lo lessi solamente e mi piacque molto.