lunedì 8 dicembre 2025

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La propaganda sul fascismo e sul nazismo non ha aspetti meritevoli di essere ascoltati o letti quindi ogni forma di protesta che vada dall'esserci al "non esserci" è lecita e meritoria.

Si tratta di forme diverse di protesta e non di censura, come qualche frignone poco attento ai termini, tenta di far credere.

La casa editrice ha partecipato liberamente alla fiera, non le è stato impedito di esporre quindi mi chiedo: dov'è la censura?

La protesta quella sì, dovuta, in ogni sua forma.

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