domenica 19 ottobre 2008

Solo

Conosco persone che trascorrono vite, a mio parere assurde, semplicemente perché hanno paura della solitudine. Ogni volta che c'ho provato anch'io, mi sono sentito "seppellito" dall'ipocrisia, al punto che preferisco starmene solo. Non è una "ricetta" che mi sento di proporre, tant'è che spesso mi chiedo se non sia più vantaggioso vivere facendo un po' finta di nulla.
Imparare a vivere bene con se stessi credo sia una lezione della vita che vada imparata prima o poi, meglio prima. Anche se, come insegna il protagonista di Into the wild: la felicità è tale solo se è condivisa.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sfugge il vantaggio del fare finta di vivere e mi vengono in mente le parole di Gaber sui soli..."la solitudine non è malinconia, un uomo solo è sempre in buona compagnia".
Hai mica una fidanzata che si chiama Valeriana?

Rafaz ha detto...

Sì, in effetti devo fare qualche precisazione, rileggendo mi sono accorto che - benché molto chiaro nella mia testa - questo post è un po' criptico. Tanto per chiarire: mi riferivo ad assurde vite "di coppia". Il vantaggio di vivere in coppia "sopportando" situazioni poco convincenti e trascinandosi dietro decisioni che non vengono mai prese; questi gli esempi ai quali mi riferivo. Il vantaggio di fare un po' finta di niente sarebbe quello di sfuggire alla solitudine... forse ora è un po' più chiaro :)

ale ha detto...

Sì, io avevo capito benissimo, e condivido senza riserve. Come ci siamo detti a proposito di un'altra questione, tempo fa verso chi non riesce a star solo ero più arrabbiata. Ora alla rabbia si sostituisce una cerca compassione.

Anonimo ha detto...

Scusa Rafaz non ho capito molto bene...ma quindi seppure uno è così saggio da aver imparato a vivere da solo è comunque condannato all'infelicità e invece uno stupido che si rassegna all'assurdità di una compagnia non piaciuta sarà comunque felice solo per il fatto di dividere la sua infelicità???....sarà che ho lavorato tutto il giorno ma la vita e il pensiero umano mi sembrano davvero sempre più strani

Rafaz ha detto...

Sabri, capisco che lavorare tutto il giorno sia per te un'esperienza devastante ;-)(scherzo). Chiaramente il giudizio che ho dato sulle vite di coppia degli altri (di alcuni) è strettamente personale e non è da intendere in termini assoluti, come sembra dalle tue conclusioni. Non è quello che volevo dire. Vivere da soli non è certo il frutto di grande saggezza e non è la strada per la (mia) felicità, questo è sempre molto soggettivo. La mia indole non mi permette di sopportare cose che vedo gli altri sopportare e per questo - in certi momenti della vita - ho avuto un po' di invidia; non tanto per la situazione ma per la mancanza di solitudine. Ci sono molte persone che si accontentano e se riescono ad essere soddisfatte di ciò non è certo perché dividono l'infelicità con qualcun altro. Forse sono solo una persona molto orgogliosa su certe cose e non mi piego a grossi compromessi.

Anonimo ha detto...

no avevo capito molto bene quello che volevi dire, aggiungevo solo i miei dubbi ai tuoi, nel senso: anche secondo me almeno il 50% delle coppie (e voglio essere ottimista)sono chiusi in rapporti sterili per paura di stare da soli, però è sempre il solito discorso: quelli che hanno trovato la persona giusta?
Uno dalla vita ha ciò che si merita?
oppure, ogni vita ha una morale e la persona che la sta vivendo la deve capire per reincarnarsi in un essere superiore la prossima volta?oppure ci sono i fortunati che trovano una persona con cui dividere molto, e gli sfigati che sono sfigati?l'altro giorno un sacerdote ha detto durante un'omelia che ciascuno di noi nasce con una figurina nel cuore, sbiadita all'inizio, ma che col passare degli anni diventa sempre più nitida "ed è la figurina della nostra anima gemella"...allora ho pensato io: chi non trova l'anima gemella è cieco e non riesce a vedere la faccia stampata nel suo cuore?oppure magari (e torniamo a bomba) è sfigato e nasce sfigato ( tipo sai quando compri l'uovo di pasqua e sei l'unica sfigata che trovi l'unico uovo con la sorpresa rotta!)...comunque per il resto tu attualmente non hai una fidanzata perchè passi le tue serate davanti al pc invece che avere una vita sociale :-) e questo è quanto!!!

Rafaz ha detto...

Sabri... personalmente penso che la vita sia troppo breve per ascoltare anche quelli che parlano di cose che non conoscono: i preti, dell'anima gemella... tu, della mia vita sociale ;-)
Uno dalla vita ha ciò che riesce a conquistare, almeno in amore. Forse i tuoi dubbi derivano dal fatto che credi nella reincarnazione e ascolti le omelie cattoliche ;-)... non abbiamo esaurito l'argomento ma sul blog rischia di diventare interminabile.

Anonimo ha detto...

le persone trascorrono sempre vite 'assurde': per paura della solitudine della malattia del giudizio altrui di se stessi di quello che hanno dentro degli altri. Ogni vita e' un sentiero tortuoso tra le montagne delle nostre paure e porta ad una cima che puo' andar bene solo a noi e a nessun altro...sono d'accordo con la riflessione e con la ricetta...ho seguito la ricetta opposta ed il piatto e' venuto altrettanto buono...questione di ingredienti

Rafaz ha detto...

Questa visione del sentiero e delle montagne mi e' piaciuta molto. Grazie "Anonimo" la faro' mia se non ti dispiace. Dici bene e' questione di ingredienti, in fondo la grande varieta' della vita fa si che ogni ricetta possa riuscire bene o male.