lunedì 6 ottobre 2008

White man speaking

Belin, anche 'sta volta mi tocca di dire 2 cosine sul clero, non vorrei, lo giuro! Perché poi potrebbe sembrare che questo sia un blog anticlericale o che io non sappia parlare d'altro ma non è così, lo giuro di nuovo! Il fatto è che ci sono stimoli che vengono da dentro e che non si riescono a sopprimere e come ho scritto nel sottotitolo del mio blog, questa è una di quelle cose che non riesco a tenermi dentro.
Giusto perché non si pensi che il Vaticano finga indifferenza dinnanzi allo sfascio delle borse mondiali; giusto perché non si creda che i prelati non capiscano nulla di soldi, anche 'sta volta il buon "uomo bianco" ha voluto mettere lingua sulla catastrofe finanziaria di queste settimane e di oggi in particolare. Esprimendo peraltro un pensiero profondo e condivisibile ma che amplifica lo stridore fra il "predicare" ed il proverbiale "razzolare" annesso.
Leggo l'articolo di Repubblica e poi anche quello del Corriere della sera è proprio vero, il papa lo ha detto!
Subito penso: solamente Benedetto e Tronchetti Provera riescono a parlare di soldi con questo distacco, chissà...
Ebbene, nella sostanza: i soldi sono niente perché scompaiono e solo la parola di Dio è una realtà solida e io penso: grande Benedetto! Hai proprio ragione! Come abbiamo fatto a non accorgercene? La parola di Dio! Certo!
Difatti lo IOR (che non è l'Istituto Ortopedico Rizzoli né l'Istituto Oncologico Romagnolo bensì l'Istituto per le Opere di Religione) meglio noto come la "banca vaticana", ha investito tutto sulla parola di Dio e adesso si trova ad avere 130 dipendenti, un patrimonio stimato (nel 2008) di 5 miliardi di euro, 44 mila conti correnti e interessi medi annui che oscillano dal 4 al 12% (rendimenti netti).
Inoltre "...Una rete di contatti con banche sparse nel mondo rende possibili trasferimenti di quantità illimitate di denaro in assoluta riservatezza. Città del Vaticano non aderisce ai patti internazionali antiriciclaggio..." "...Rilevanti sono gli investimenti esteri, in prevalenza in titoli di Stato o portafogli a basso rischio..." (da Wikipedia).
Se il povero Calisto Tanzi lo avesse intuito prima, adesso col cazzo che rischierebbe 13 anni di carcere, non vi pare?
Caro Benedetto, tu hai ragione, anch'io ho sempre condiviso il tuo pensiero sul vile denaro e magari - forte di questa tua raccomandazione - proverò domani a fare un passo in banca, a parlare con il direttore di filiale e gli chiederò se in cambio della remissione dei suoi peccati, mi abbuona le 57 rate del mutuo che ancora mi restano da pagare; se mi dice bene magari anche lui è un uomo di Chiesa e accetta. Intanto, pensavo che potresti dare il buon esempio tu, destituendo lo IOR e ridistribuendone il patrimonio ai suoi correntisti.
Con affetto Rafaz.

10 commenti:

Unknown ha detto...

Un tentativo poco elegante di portare nuove pecore nel proprio gregge strumentalizzando la crisi dei mercati.
A prescindere dalla fede, penso che qualsiasi essere dotato di raziocinio possa intuire la demenza che si cela nella frase "i soldi scompaiono, sono niente".

I casi sono due:
a) la Città del Vaticano è davvero un mondo fantastico(in effetti là l'ICI non si paga da un pezzo);
a) l'"'uomo bianco" non ha mai fatto benzina alla papamobile.

Ciao! Fabrizio

Anonimo ha detto...

Dal titolo del post ho pensato a qualcosa sul razzismo, visto che si parla di un white man, poi ho capito che invece trattasi di ratzismo quindi e` pure lo stesso.

Ma secondo te se l'Istituzione per l'Opulenza di Ratzinger, volgarmente detto IOR, redistribuisse i vil danari a chi andrebbero a finire?
D'accordo che qualche povero disgraziato ci sara' pure ma secondo me qualche sorpresina.

Maddecheao'!

Gio ha detto...

la solita buona occasione perduta per recuperare credito, credibilità, consenso....la solita occasione colta al volo per dimostrarsi retrivo, distaccato, distante dalla vita dei comuni mortali

Unknown ha detto...

Ciao Rafaz,
io vado controcorrente e dico che quello che a detto il Papa, per me, è vero.
I soldi vanno la parola di Dio resta, per me è una frase semplice e vera, al di là degli errori che poi possono fare gli uomini (tutti) nell'essere o meno esempio e atttuazione delle implicazioni che questa frase dovrebbe avere.
Ciao
Lucia

Rafaz ha detto...

Lucy, il papa può aver detto una cosa giusta e non discuto su ciò ma non può comportarsi in maniera così apertamente ipocrita. Altrimenti, qualunque discreto cristiano avrebbe potuto dire quello che ha detto lui. Il fatto è, che spesso molti credenti praticanti, sono rassegnati a questa ipocrisia e si accontentano dei predicozzi, ben consapevoli che non ci si possa/debba aspettare il buon esempio dal clero e ciò danneggia moralmente la Chiesa.

Anonimo ha detto...

Marx diceva che la religione è l'oppio dei popoli...e secondo me se l'è fumato tutto Ratzinger, Benedetto!

Anonimo ha detto...

Il papa: i soldi sono niente, pagheremo Ici e Irap

Clamoroso annuncio ieri in Vaticano. Davanti alla crisi finanziaria che sta scuotendo il pianeta e l’Italia, il pontefice ha riconosciuto che il denaro non è tutto. Sette minuti dopo, alle 14,18, la tesoreria vaticana ha annunciato la rinuncia ai 700 milioni di euro di Ici che la Chiesa Cattolica dovrebbe pagare se fosse un normale cittadino. Lo stesso annuncio è stato fatto per 500 milioni di esenzioni da Irap, Ires e altre imposte. Il denaro avvelena i rapporti umani, è giusto che rinunciamo a un miliardo e 200 milioni di euro dello Stato italiano, che in questo periodo ne ha particolarmente bisogno.

Il papa: i soldi sono niente, rendiamo quelli per le scuole cattoliche


Clamoroso annuncio ieri in Vaticano. Davanti alla crisi finanziaria che sta scuotendo il pianeta e l’Italia, il pontefice ha riconosciuto che il denaro non è tutto. Sette minuti dopo, alle 13,21, la tesoreria vaticana ha annunciato la rinuncia ai 700 milioni di euro che ogni anno Stato ed enti locali versano alla Chiesa Cattolica per convenzioni con scuola e sanità. Il denaro avvelena i rapporti umani, è giusto che rinunciamo a 700 milioni di euro dello Stato italiano, che in questo periodo ne ha particolarmente bisogno.


Il papa: i soldi sono niente, rinunciamo all’8 per mille


Clamoroso annuncio ieri in Vaticano. Davanti alla crisi finanziaria che sta scuotendo il pianeta e l’Italia, il pontefice ha riconosciuto che il denaro non è tutto. Sette minuti dopo, alle 12,47, la tesoreria vaticana ha annunciato la rinuncia dell’8 per mille per l’anno fiscale 2007. Il denaro avvelena i rapporti umani, è giusto che rinunciamo a un miliardo di euro dallo Stato italiano, che in questo periodo ne ha particolarmente bisogno.


Tratto dal blog di Alessandro Robecchi.

Muk ha detto...

Grande RAfaz,

io alle prossime elezioni..ti voto!!
:)
Muk

Anonimo ha detto...

Se sapessi quante parolacce in proposito abbiamo detto io e la mia collega l'altro giorno...

Anonimo ha detto...

io credo che non esiterebbero ad eliminare fisicamente chicchessia per denari, immaginatevi se gli togliessero l'8permille... ma poi insomma non per fare dietrologismi ma il buon albino, alias giovanni paolo I, temo che con la manifestazione della sua volontà di smantellare lo IOR, abbia, diciamo, compromesso la sua salute...
cmq belle parole, peccato stridessero un po' in quella bocca pasciuta!
buona salute a tutti.zitto