mercoledì 17 giugno 2009

IO NON DONO UN FOTTUTO EURO PER I TERREMOTATI DELL'AQUILA

Percorro la sopraelevata, in auto, ascolto la radio: una canzone che da tempo sento distrattamente, cantata da 56 artisti italiani (quasi una parola a testa). Il titolo: "Domani 21/04.09" è parte di un progetto voluto - fra gli altri - da Jovanotti (bontà sua), i proventi (5 euro a CD) serviranno alla ricostruzione del conservatorio e del teatro stabile dell'Aquila. Bene. Bravi... Chiunque si commuoverebbe almeno un po' davanti ad un'iniziativa così sentimentale e poetica, come quella di prestarsi a cantare per una finalità nobile e generosa legata alla cenerentola d'Italia: la cultura. Mi ricorda U.S.A. for Africa, il live Aid, Bob Geldof, vi ricordate? (http://it.wikipedia.org/wiki/Live_Aid).
Chiunque si sentirebbe trasportato dall'impeto di correre in negozio e comprarne 3, 4, 5 copie magari da regalare e fare un bel gesto. Io non ho quest'impeto, non me lo spiego proprio ma ne ho un altro: mi incazzo come un puma e penso: "ma perché in un paese dove la classe politica governante percepisce stipendi da 15.000 euro netti al mese (http://beppegrillo.meetup.com/boards/thread/2491806) e parte se li spende in cocaina (http://www.bluevolvox.net/2008/06/droga-in-parlamento-scatta-condanna-alle-iene), perché c'è bisogno di smobilitare 56 artisti italiani per raccogliere "2 sacchi" per ricostruire un cacchio di teatro? Perché c'è bisogno che migliaia di poveracci, "raggirati" sentimentalmente debbano spedire un SMS per donare un euro "pro terremotati". IO NON LO FARO'! Non comprerò alcun CD, non manderò alcun SMS. Non prima di sapere che ogni singolo parlamentare "ha tirato la cinghia" e ha vissuto per un mese solo con 10.000 euro netti e ha donato gli altri 5.000 (mille copie del CD) al fondo pro terremotati.
Almeno Bob Geldof aveva smobilitato decine di artisti, nientemeno che per aiutare i morti di fame dell'Etiopia: un problema mondiale (nel senso che era sotto gli occhi di tutto il mondo ma nessuno lo aveva ancora risolto) ma questi poveracci devono solo ricostruire un teatro, perché lo stato ha le "pezze al culo" tanto che non se lo può permettere? Mi dispiace per i terremotati ma farò beneficienza ai poveracci di un altro stato, non del mio!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La tua reazione ricorda la mia durante la raccolta fondi per la ricerca....frasi come "dona 1 euro per la ricerca scientifica!". Dona un euro?? Ma io pago le tasse!! E dalle mie tasse, sommate a quelle di tutte le persone serie che le pagano, pretendo che escano i soldi per la ricerca! Diciamo la verità, in caso di grandi calamità, un piccolo sforzo extra con una donazione si fa volentieri. Immaginando che lo stato riesca a ricostruire in modo sufficiente, posso capire una raccolta fondi per ricostruire al meglio. Ma qui sembra non ci sia più nemmeno il pane da metter sotto i denti.........e chi se lo scorda il Live Aid?? Qual'è stata la miglior esbizione della serata?? ;-)

Unknown ha detto...

Vero caro Rafaz. Tutto vero. Se poi ti racconto alcuni episodi successi all'Aquila c'e' da rabbrividire. Lo faro' a voce quando ci vedremo, spero presto. Sprechi inenarrabili, e tutto passa sotto silenzio dell'unico media che sembra contare. In TV si vede un'organizzazione perfetta, ma basta parlare con un qualsiasi volontario onesto per sapere che i soldi e la merce dati ai terremotati vengono sprecati senza ritegno ....