giovedì 3 settembre 2009

Zambia inside

Lo Zambia è un paese sottosviluppato e sofferente oppure è un paese di grande civiltà umana e sorridente?
E' un paese che ha molta strada da percorrere per raggiungere il benessere, quello che noi abbiamo superato, trovando il vuoto oltre. Per chi sperimenta quotidianamente questo vuoto, gli zambiani che ho incontrato, si offrono di colmarlo, accettando con il sorriso e le mani giunte - palme al cielo - dei più piccoli, ogni aiuto donato con il cuore.
Qui chi crede in un dio, offre per amore verso i "fratelli"; chi più semplicemente crede negli uomini buoni e si lascia impregnare dalla sofferenza degli ultimi, può fare altrettanto.
Per quelli a cui i reality non offrono più alcuna emozione, è un viaggio che consiglio. Non è come vedere un documentario in TV, anche se le immagini sono quelle a cui siamo abituati.
L'emozione dello sguardo di un bimbo nero che ti sorride mentre fa la fila per il suo piatto di polenta e porridge (di noccioline), non passa attraverso il vetro della TV.
Non sono andato in Zambia per donare nulla (a parte qualche vestito che mi sono portato dietro) ma per fare il pieno di emozioni e saziare una curiosità, per capire di cosa è fatta la povertà.
Ora la voglia è tesa ad organizzare il miglior aiuto possibile, a "svegliare" amici e conoscenti dal torpore di questa fetta di mondo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Voglio sapere altre cose!
Ale

Unknown ha detto...

Anche dalle foto oltre che dal tuo post si capisce quanto ti possa aver lasciato dentro una esperienza simile.
Deve esser stato molto "forte".
Un po' ti invidio...
Saluti Fra

Unknown ha detto...

Caro Raffaele,


Complimenti per i tuoi viaggi e le bellissime foto.

Sono stata anche io in Zambia qualche anno fa, per pochi giorni e da privilegiata. Ho ammirato la bellezza dei tramonti alle Victoria Falls, i safari a distanza ravvicinatissima ai big five, mi e' sembrato di essere sbucata improvvisamente nell'Eden data la perfezione della natura. Ma la bellezza della natura ricordo avere reso ancora piu' angosciante la sensazione cha hai non appena sposti lo sguardo sugli uomini. A quel punto ti coglie una grande angoscia, tristezza, tante domande sul perche' ed anche tanta rabbia. I sorrisi dei bambini pero' sono davvero luminosi e raggianti come quella terra.
Ciao, Deborah