venerdì 14 novembre 2008

Tutto l'Englaro minuto per minuto

Englaro: non mi sembra un assassino, chiede solo una degna morte per una figlia il cui stato vegetativo da 16 anni dilania e distrugge, come immagino, la sua vita.
Bagnasco batte i piedi davanti alla sentenza e corre da papà stato e frigna: "dai voglio una legge, voglio una legge sull'eutanasia" cosicché anche a chi non gliene fotte nulla della vita oltre la morte - ma gli importa solo di vivere degnamente questa - possa essere obbligato dallo stato "laico" italiano a fare quello che cazzolina vuole il Vaticano.
Le suore che l'accudiscono, dicono: "morta per morta lasciatecela, ci siamo affezionate a lei"... sarà mica un principio di necrofilia?
In mezzo alla ressa di centro campo di cui tutti approfittano come sciacalli, c'è il povero Beppino Englaro che con il suo pacato silenzio sembra gridare: "la dovete fini' de rompe' li cojoni".
Formigoni (presid. della reg. Lombardia) esce a sorpresa dalla mischia e vieta "...a tutte le strutture sanitarie della regione di accogliere Eluana se la famiglia vuole trasferirla dalla struttura religiosa dove è attualmente ricoverata per procedere all’eutanasia..." (il secolo XIX). Bravo Roberto! Questa sì che è carità cristiana!
Rientra in campo il Vaticano con il cardinale Javier Lozano Barragan (presidente del Pontificio Consiglio per la salute):"Sospendere l’alimentazione e l’idratazione a una persona significa ammazzarla, ucciderla, ed è un peccato contro il quinto comandamento, ossia non uccidere..." benissimo... cercasi medico musulmano per staccare il sondino.
C'è un fitto scambio di palla clericale, Barragan passa il pallone a mons. Rino Fisichella (presidente della Pontificia Commissione per la vita):"Si manda verso una morte di grande sofferenza una ragazza di 37 anni..." ma che ne sa il mons. se una persona in coma può ancora
sentire la sofferenza, dopo 16 anni.
Stabilito che la si vuole lasciare morire, perché non ucciderla in modo da alleviarle ogni presunta sofferenza? E infine commenta:"...serve subito una legge condivisa che eviti questi drammi"...
Mi chiedo: ma non c'è un presidente del "Pontificio Consiglio per i cazzi nostri" a cui dare la parola? Magari un buon consiglio ce lo darebbe pure lui.

1 commento:

ale ha detto...

Che ti ti devo dire...speriamo che passi l'idea del testamento biologico. Così ci verrà certo un colpo a sederci a un tavolo a programmare i nostri possibili ultimi istanti di vita, ma queste scelte e queste scene saranno evitate